Di Antonella Scarati (*) Parma, 4 settembre 2021 - Il Sale della Terra, Jeanine Cummins, Feltrinelli Editore.
Un libro che ho portato con me, ovunque.
Il viaggio porta con sé sofferenza, ne è consapevole Lydia, una giovane mamma messicana che è in fuga da Acapulco: luogo in cui la sua famiglia, quasi interamente, viene ammazzata.
Non le resta che Luca, bambino di 8 anni, figlio di un amore indistruttibile con Sebastian, suo marito. Tra i sacrificati c'è anche lui: reporter, giornalista, infaticabile e inarrestabile, appassionato e mosso dalla ricerca di giustizia, anche se questa prerogativa non lo salva, anzi chiede un prezzo elevato: la sua vita.
Quando l'autrice descrive Xavier, uomo dall'animo romantico e cultore del bello, che regala libri e confeziona emozioni con le parole più dolci che un uomo abbia potuto mai usare, sento forte un senso di nausea e smarrimento quasi a voler preannunciare il massacro che avverrà nella piccola cittadina.
Purtroppo, per me è stata lettura estenuante e difficile, lenta e sofferta, che mi ha lasciato percepire il senso di ineffabilita' di Lydia: è diventata mia ogni sua richiesta di aiuto, ogni allarme lanciato, sebbene non sempre alle persone giuste, mi ha lasciata sgomenta e svuotata, a stento ci ho creduto, quando si sono materializzate delle benedizioni provvidenziali.
La storia si alimenta di peregrinazioni in condizioni disastrose, dove in pericolo non si è soli, ma in migliaia di uomini e donne e bambini. Affidarsi a rotte improvvisate, nuove, pur di cercare riparo tra braccia sconosciute e sguardi spenti, conduce popoli interi a salire sulla Bestia: occorre emigrare, abbandonare il suolo controllato dai cartelli, disperarsi nelle traversate al sol cocente e senza acqua pur di andare via, cercare di scampare alla morte. Anche se questo alle volte significa fermarsi, ammalarsi, ma mai abbandonarsi: è Luca il talento di mamma Lydia, la ragione per cui occorre trovare un senso, la giusta motivazione. Luca è la bussola itinerante verso un mondo così tanto lontano, terre che si fa fatica a credere approdabili, Luca, come la vita ci insegna ad essere, è il berretto rosso di Papi: onnipresente. Nonostante la morte, la crudeltà, la spietatezza: Luca è vivo.
Per me un colpo al cuore ad ogni riga.
" Anche da questa parte esistono i sogni. "
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L’Autrice si presenta
Antonella Scarati, dottoressa in Medicina e Chirurgia. Pugliese di nascita, vivo a Parma dal 2009. Credo fermamente che le relazioni umane siano il regalo inaspettato di ogni giornata: qualsiasi persona che incontri ed abbia una storia da raccontarmi, non riuscirà a divincolarsi facilmente da me. Entusiasta, empatica, solare, socievole nei rapporti di amicizia, ma anche con i più piccoli con cui trascorro pomeriggi di gioco come volontaria Presso il reparto di Pediatria dell' Ospedale dei Bambini " Pietro Barilla". Co-ideatrice di un gruppo di lettura virtuale: "Io sono l'altro", condividiamo letture inerenti la diversità, la disabilità, l'immigrazione, il bullismo. Esprimo a gran voce i miei stati d'animo, preferendo carta e penna al linguaggio parlato: scrivo lettere per accorciare le distanze del cuore.
Penso che la vita sia "Una somma di piccole cose".
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